All'infanzia non togliere il sogno e la libertà.
Negli occhi trasparenti di un bambino potete leggere la sua storia.
Un bambino che non ti guarda è un bambino che ha subito troppa sofferenza quando non era in grado di sopportarla per la sua grande fragilità.
Impariamo ad ascoltare i bambini!
Essi non sono piccoli adulti ma hanno esigenze specifiche.
I problemi e di conflitti degli adulti non li devono condizionare nella loro crescita.
Vorrei semplificare la mia ottica. Chi esercita la neuropsichiatria mette al centro l'interesse di bisogni primari del bambino.
Dobbiamo essere consapevoli tutti, genitori, famiglie e tutte le figure professionali addette all'infanzia, che la felicità di un individuo ha inizio addirittura nel concepimento e ancor prima del nella storia della famiglia in cui è destinato a nascere.
Il nostro destino non dipende solo dai nostri geni ma anche prevalentemente dall'ambiente in cui viviamo come oggi ci viene dimostrato dall’epigenetica.
Premesse per un sano sviluppo emozionale primario
Gli occhi di un bambino vanno dritti al cuore e se un giorno non ti fisseranno più mamma, papà… Chiediti il perché!
Presento al lettore delle ipotetiche frasi che un bambino indirizzerebbe alla madre o a chi si prende cura di lui per iniziare bene il suo percorso di vita.
"Ora che sono così piccolo/a lasciatemi in un sonno tranquillo".
“Io ho voglia di contatto, di carezze ma se guardandoti nei tuoi occhi c'è tanta tristezza, depressione o troppe ansie sono costretto a fuggire dai tuoi occhi per difendermi”.
“Mamma quando stai con me lascia da parte le tue ansie”.
“Mamma quando grido o scalcio è solo per un impulso vitale di conoscere, non pensare o dirmi che sono aggressivo!”.
“Quando ho fame, sete o sonno io piango. Sono angosciato perché ho come paura di morire se mi accudisci con amore non mi sentirò così frustrato per l'insoddisfazione dei miei naturali bisogni!”.
Difatti l'eccessiva frustrazione non favorisce la crescita lo sviluppo neuro-psichico.
Un'altra importante e comunicazione dei bambini è:
“Capite i miei bisogni e non mi chiedete quello che non so ancora fare. Ho i miei tempi!”.
Ogni bambino ha i suoi tempi ed i suoi bisogni e non deve rispondere ai bisogni narcisistici dei genitori per giustificarli.
Altrimenti il bambino non svilupperà un Sé autentico. (Winnicott, 1974).
Quante volte i genitori o educatori si sentono gratificati dalle grandi potenzialità di un bambino e gli richiedono abilità cognitive non rispondenti alla sua età di sviluppo!
Molti bambini precoci non hanno uno sviluppo armonico, nel senso che certe abilità cognitive non sono corrispondenti a livello di sviluppo emotivo. È necessario dare una base emozionale sicura al bambino rispettando i naturali e spontanei tempi di sviluppo. Ogni bambino è diverso nelle tappe di apprendimento da un altro perché ognuno avendo delle peculiarità innate è diverso da qualsiasi altro bambino. Inoltre ogni bambino vive in un ambiente peculiare in quanto i genitori lo hanno stimolato in maniera differente fin dalla nascita in base al loro modo di essere e di rapportarsi con lui.
I bambini vengono plasmati dagli atteggiamenti profondi dei loro genitori. I discorsi razionali e le parole dei genitori contano poco, quello che conta è il loro modello interno, cioè il modo profondo di essere che si traduce nel loro atteggiamento educativo.
(Estratto dal Libro - Come Proteggere la mente che nasce - La rivoluzione epigenetica - Cermela D'Amore - Armando Editore)