L'allattamento esclusivo al seno per almeno 6 mesi dopo la nascita è raccomandato per tutti i bambini: la modalità "a richiesta" soddisfa i bisogni nutrizionali del neonato e crea un equilibrio tra la produzione di latte e la sua assunzione durante le poppate. Quando si parla di allattamento tutti d'accordo che quello al seno è il migliore sotto innumerevoli punti di vista, sia per il bambino sia per la mamma. Quindi va promosso e sostenuto in tutti casi in cui sia fisiologicamente possibile e ragionevolmente praticabile. Quando non sussistono le condizioni per l'allattamento al seno, perché il latte manca o sono presenti controindicazioni particolari, il latte artificiale rappresenta un'ottima alternativa. Uno degli obiettivi nel mio lavoro pediatrico è stare accanto alle mamme per favorire una buona relazione tra madre e piccolo durante l’allattamento, sia esso al seno o artificiale. Difatti la relazione che si stabilisce fra i due durante i primi mesi di vita ha un valore fondamentale nello sviluppo psico-emotivo e relazionale del bambino. Lo psicoanalista inglese Bowlby fu il primo a sostenere che il piccolo fin dalla nascita ha una predisposizione naturale a sviluppare un legame con la madre, indipendentemente dal suo bisogno nutritivo. Egli ha un bisogno innato di protezione e ricerca la vicinanza ed il contatto con la propria madre. Ecco perché è fondamentale che l’allattamento sia un momento felice e rilassante sia per la madre che per il piccolo!
Non ha importanza se l’allattamento è al seno o artificiale, la cosa più importante è che sia una condizione soddisfacente per la madre ed il piccolo. Fin dai primi giorni di vita è evidente che ogni bambino è unico ed è unico il rapporto di quella mamma con il proprio bambino, come affermava Winnicot, psicoanalista e pediatra che meglio ha studiato la funzione materna. Per questo in fase precoce la relazione che ogni mamma stabilisce con il proprio figlio può perdere di spontaneità se c’è un’eccessiva intrusione del pediatra, che all’inizio deve solo controllare che lo sviluppo psico-fisico del piccolo sia normale e che le cure materne siano adeguate. Lascio scegliere alla madre se prolungare o mene l’allattamento al seno fino alla fine del primo anno di vita. Solo se la madre agisce in sintonia con le proprie spinte naturali si sentirà in armonia con sé stessa e svolgerà al meglio il suo ruolo materno.
Il piccolo sta bene se la mamma sta bene. L’assenza di ansie materne è fondamentale per creare un rapporto armonico con il proprio figlio.
Per favorire un buon attaccamento fra madre ed il proprio piccolo sono necessari gli scambi relazionali, tra cui il contatto fisico, lo sguardo, le coccole, chiamarlo per nome. Tutti questi canali sensoriali sono essenziali per promuovere il benessere psicologico del piccolo e fornire le basi per un sano sviluppo psicologico.